Up Stefano Lorenzi, scatti di Natura.

 

 

 

PROGETTO DI UN AREA FITODEPURATIVA 

La Fondazione  Raimondo  Franceschetti  e  Di  Cola Dott. Giovanni e Fam. proprietaria di una
Azienda  Agricola  a  Rottanova  di Cavarzere  (VE)  al  fine  di rispettare il principio della
conservazione e del mantenimento della biodiversità favorendo il ripristino di nuovi ecosistemi
ha pensato di realizzare, su una superficie di Ha 14,48,00 un bacino ditodepurazione.

L’acqua, prelevata partendo da un fosso di  immissione a Nord, disegna un intreccio di curve
e  variazioni di quota fino a defluire dal terreno nel fosso contiguo verso Sud.


Il ramo principale dell’impianto di fitodepurazione si estende all’interno del terreno per una
lunghezza di circa 302 mt lineari.
Dal ramo principale prendono derivazione un intreccio di affossature secondarie denominate
"pettini" 1 e 2, diversi per ampiezza e lunghezza, ma identici per profondità di scavo.


A nord del ramo principale ed al centro del progetto sono realizzati due bacini di laminazione,
rispettivamente il primo di mq 270 ed il secondo dall’ampiezza di circa 890 mq con la stessa
profondità di scavo del ramo principale (- 0,60)
La terra proveniente dal ridimensionamento delle varie sezioni idrauliche, è ridistribuita in
loco, una parte và a costituire un  arginello  perimetrale di contenimento dell’acqua, un'altra
ai lati del bacino centrale, crea due rilevati dalla superficie di circa 250 mq.  


La  presente opera  si prefigge di essere uno straordinario inserimento nell’ambiente e nel
paesaggio mediante tecniche non invasive e con una spesa energetica nulla.

Riproducendo i naturali processi autodepurativi, e con una combinazione di processi chimici, fisici e
biologici si vuole ottenere un efficace abbattimento di molti contaminanti quali:


Sostanza organica                             
Solidi sospesi                                    
Azoto   
Fosforo     
Metalli pesanti in tracce        
Batteri patogeni

Si vuole ottenere inoltre la:

Rimozione/trasformazione dei nutrienti
Ritenzione di sedimenti e sostanze tossiche
Aumento della biodiversità
Diversità di habitat per la fauna



PROCESSO DESCRITTIVO DELLA FITODEPURAZIONE: 

La Fitodepurazione:

L’impianto di fitodepurazione è un sistema naturale di depurazione delle acque, tale sistema si
attiva mediante processi chimici, fisici e biologici caratteristici degli ambienti acquatici e delle zone umide.


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La depurazione avviene mediante l’azione combinata tra microrganismi presenti nel
terreno, piante e acqua, è la flora che fornirà l’ossigeno necessario alla reazione.
Il sistema funziona in assenza di energia apportata, permettendo di definire tale opera "ecocompatibile"
a questa specifica si aggiunge un ruolo ambientale di rinaturalizzazione, poiché le
zone umide rivestono un ruolo determinante nel costituire habitat naturali per la fauna e l’avifauna
accrescendo la biodiversità.
I sistemi di depurazione sono generalmente costituiti da bacini artificiali poco profondi, abbinati a
vegetazione di piante acquatiche atte a riprodurre i naturali processi autodepurativi tipici delle zone
umide naturali.
Gli impianti di fitodepurazione a flusso superficiale permettono di abbattere molti contaminanti
quali la sostanza organica, i solidi sospesi, fosforo ed azoto.

Funzionamento dell’impianto Fitodepurativo a flusso superficiale:

Tale sistema si basa sul concetto che la superficie dell’acqua è esposta all’atmosfera ed il
suolo, costantemente sommerso, costituisce il supporto per le radici delle piante emergenti.
Il livello all’interno del sistema è costantemente mantenuto mediante un sistema di regolazione di
livello posto in uscita, l’impianto pertanto funzione con delle fasi di seguito elencate:

Decantazione
Fitodepurazione e evapotraspirazione
Assorbimento

Nel letto di fitodepurazione si attua soprattutto la depurazione dell’acqua sfruttando il principio
della filtrazione lenta ottenendo un effluente finale di ottima qualità con rimozione degli inquinanti ad


oltre il 90% e un abbattimento della carica batterica.

La Vegetazione:

Nel sistema di fitodepurazione la vegetazione costituisce un elemento essenziale.
Le essenze vegetali  infatti svolgono una serie di funzioni importanti nei processi di rimozione degli
inquinanti e nel contempo conferiscono al sistema anche una valenza ambientale importante.
Nel processo depurativo in progetto sono varie le tipologie di piante che si utilizzano, queste
saranno specie vegetali tipiche degli ambienti umidi adatte a crescere in suoli parzialmente o perennemente saturi d'acqua.
Nello specifico sono messe a dimora circa 3000 piantine di Phragmites australis (Cannuccia di palude) mentre si
provvederà al trapianto di piante come la Typha latifolia (Tifa) e il Scirpus lacustris (Lisca lacustre), tali verranno raccolte in
loco in quanto di difficile reperimento nel mercato commerciale. 

 

 

Ulcune foto eseguite durante la realizzazione dell'impianto:                  

                          

 



 

 

 

 

 

 

 

 

Per info: info@lorenzifoto.it

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